E.T. l'extra-terrestre di Steven Spielberg

Genere: Fantascienza, Avventura - Data uscita: 1982 - Durata: 115min.

Un incontro particolare

Nel 1982, il cinema di fantascienza trova una delle sue pietre miliari con "E.T. l'extra-terrestre," diretto da Steven Spielberg. Il film mescola atmosfere avventurose e fantastiche, capaci di far sognare giovani e meno giovani. Dopo aver esplorato il tema alieno in "Incontri ravvicinati del terzo tipo" (1977), Spielberg lo riprende qui in chiave più intimista, inserendo elementi autobiografici, dato che la storia ha origine dal suo vissuto personale dopo il divorzio dei genitori. Il film mantiene un equilibrio tra buoni sentimenti e un racconto avvincente, con una sequenza di eventi ben dosata e un'ironica amabile che emerge in vari momenti.

Elliott, nove anni, vive con la madre, il fratello maggiore Michael e la sorellina Gertie in una zona suburbana di Los Angeles. Segnato dall'assenza del padre, fuggito in Messico, Elliott scopre un bizzarro alieno abbandonato dai suoi simili in missione botanica sulla Terra. Nascondendo ET nella sua stanza, Elliott stringe con lui un sincero legame di affetto. ET desidera solo contattare la sua navicella per tornare a casa, mentre Elliott e i suoi fratelli fanno di tutto per proteggerlo dalle autorità governative.

In "ET l'extra-terrestre," Steven Spielberg esplora profondamente la differenza di comportamento tra i bambini e gli adulti, nei confronti del piccolo alieno: i primi  mostrano un'innocenza e un'apertura mentale che gli adulti non possiedono. Essi accettano ET senza pregiudizi, vedendolo semplicemente come un amico bisognoso di aiuto. Questa apertura è un riflesso della purezza dei bambini e della loro capacità di vedere oltre le apparenze; Gli adulti nel film, rappresentati principalmente dalle autorità governative e dai genitori, sono spesso scettici e guidati dalla paura. Vedono ET come una minaccia o un oggetto di studio, piuttosto che come un essere senziente con emozioni e bisogni. Questo atteggiamento riflette una mancanza di empatia e una tendenza a razionalizzare e controllare l'ignoto.

Spielberg utilizza questi contrasti per sottolineare il messaggio centrale del film: la capacità di amore, empatia e accettazione che i bambini possiedono naturalmente. Attraverso il legame tra Elliott e ET, il regista mostra come queste qualità siano essenziali per superare le barriere e le paure che spesso separano gli individui.

Proiezione 5 Luglio ore 18.00

Circolo Chaplin, via Duca degli Abruzzi n.97 Ladispoli (Rm)