Titolo originale: Luci su Venezia
Lingua originale: Italiano / Veneziano
Genere: Documentario
Paese di produzione: Italia
Casa di produzione: Associazione Culturale Zeta2seconda
Anno di produzione: 2023 / 2024
Anno di ambientazione: Epoca attuale Luoghi in cui è ambientato: Venezia, Murano, Burano, Lido di Venezia, Isola di San Giorgio
Durata: 110 minuti Regia: Marina Lazzarotto
Colore/BW: Colore
Sinossi: Artigiani e tecnici della tradizione veneziana si raccontano all’interno di un viaggio fra la storia di Venezia e il racconto personale delle emozioni vissute da una viaggiatrice nella sua scoperta della città.
Nessuna prova o precostruzione, nessun take 2 e nessun pick-up, la continuità di Luci su Venezia comincia il 25 marzo 421 d.c. e spero vada avanti per almeno altri 1600 anni. Veneta di origini, ho scoperto Venezia prima nelle sue calli, poi nella sua grande Piazza, nei suoi ponti leggendari e infine nelle bottege artigiane, che mai potrebbero essere così perfette come nella loro imperfezione. E così l’idea di Luci su Venezia ha preso forma in me. Il viaggio che ho raccontato è permeato di autenticità: nel mio volto stanco in quelle riprese girate a fine giornata o dopo aver sbagliato strada ed essere arrivata distrutta a destinazione, nei miei sorrisi e nel mio stupore di fronte alla scoperta della storia nascosta dietro ogni angolo della città, nell’emozione dei vetrai, dei vogatori, dei mascareri, dei restauratori e delle merlettaie intervistate, così perfetti nel racconto spontaneo della loro storia che ho preferito lasciare il film pieno di imperfezioni, piuttosto che sporcare quella gioia di raccontarsi con una preparazione più accurata della scena. “Autenticità” è infatti la parola d’ordine di Luci su Venezia, perché forse la Serenissima è l’unico set che non ha davvero bisogno di ritocchi aggiuntivi.
Il più bravo degli scenografi non riuscirebbe a renderla più bella di sé stessa e per
questo dev’essere protetta, rispettata e preservata, perché – citando il restauratore Francesco Pavon nella sua intervista che vedrete nel film – se oggi perdiamo queste tradizioni, ci vorranno almeno 10 anni per impararle di nuovo e molto di più per riuscire, forse, a riportarle al loro splendore. Perché il titolo “Luci su Venezia”? Perché non c’è bisogno di faretti aggiuntivi,
Venezia brilla di luce di propria e così i “tanti piccoli lumi” che ho conosciuto in
questo viaggio e che continuano a tenerla in vita. Purché queste luci continuino a brillare e siano sempre più luminose ho mandato un messaggio, quello che carpirete da Luci su Venezia, e l’ho voluto fare nel modo più autentico possibile, senza inganni, semplicemente con la storia e la tradizione di cui questa splendida città dispone. Tutto questo non sarebbe mai stato possibile senza tutte le luci che vedrete in Luci su Venezia e senza altre, che non conoscerete direttamente, ma che hanno contribuito a sostenere e aiutare questo progetto dal punto di vista economico della sua realizzazione. Non trovo migliore conclusione che augurarvi una buona visione, e soprattutto un buon viaggio!
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